di Annapaola Ammirati, Valeria Capezio, Giulia Crescini, Adelaide Massimi
Abstract: L’articolo fornisce un’analisi delle prassi illegittime perpetrate dalle autorità di frontiera nelle zone di transito, attraverso una ricognizione della giurisprudenza internazionale, europea e interna in merito alle misure privative della libertà personale attuate al fine di gestire e contenere il flusso migratorio in ingresso. Nel contesto italiano, i confini giuridici dell’agire amministrativo in frontiera, di cui si fornirà una panoramica, appaiono spesso superati a detrimento dei diritti fondamentali dei cittadini stranieri, primo fra tutti il diritto di asilo. Complici del quadro restituito sono, in particolare, la condizione di isolamento e la limitata accessibilità dall’esterno delle zone di transito, dovute ed esasperate dalla finzione di non ingresso e dal concetto di extraterritorialità e di area sterile. Nelle note conclusive, si è reso anche necessario un breve riferimento al Nuovo patto su migrazione e asilo che, ad una prima analisi, appare orientato alla formalizzazione e all’implementazione delle prassi sperimentate in frontiera.
Abstract: The article aims to provide a picture and an analysis of the illegal practices perpetrated by border authorities in transit areas, also through the interpretation provided by international, European and domestic case law on measures of deprivation of liberty, implemented in order to manage and contain the flow of incoming migrants. In the Italian context, the legal boundaries of administrative action at the border, of which an overview will be provided, often appear to be exceeded to the detriment of the fundamental rights of foreign citizens, first of all the right to asylum. Accomplices of this picture are, in particular, the condition of isolation and the limited accessibility from the outside of the transit zones, due and exasperated by the fiction of non-entry and by the concept of extraterritoriality and sterile area. In the concluding notes, it was also necessary to make a brief reference to the New European Pact which, on a first analysis, appears to be oriented towards the formalisation and implementation of the practices tested at the border.