di Alberto di Martino
Abstract: L’articolo, muovendo da una recente sentenza in tema di aiuto all’emigrazione fornito nel contesto di reti migratorie di supporto, affronta il tema delle attività umanitarie o solidaristiche proponendo un inquadramento giuridico diverso da quello prevalente nella letteratura giuridica. Quelle attività non sono lecite perché “scriminate” ma perché non integranti, per espressa previsione legislativa, gli estremi della fattispecie tipica di favoreggiamento dell’immigrazione (o emigrazione, nel caso concreto) non autorizzata.
Abstract: Drawing on a recent decision by the Court of Cassation on the crime of facilitation of irregular migration – in particular, in the context of “ethnic networks” – the article addresses the issue of humanitarian and solidarity support to migrants. Against a widespread opinion in scholarship, it argues that rescue and humanitarian actions shall be deemed legitimate because they do not amount to the constituent elements of the offence of migrant smuggling as the scope of the criminal provision explicitly excludes them.
Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"