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La protezione giuridica dei migranti forzati per causa climatica all’incrocio degli ordinamenti giuridici

di Susana Borràs-Pentinat e Angela Cossiri 

AbstractL’articolo si focalizza sulla sfida della protezione giuridica dei migranti forzati per causa climatica, una categoria di persone in condizioni di vulnerabilità, che non ha ancora trovato una adeguata classificazione nella dimensione normativa. Lo studio del tema, ad avviso delle Autrici, richiede un approccio focalizzato sui diritti fondamentali, ma anche necessariamente multilivello, in modo da tener conto dei diversi ordinamenti giuridici e delle diverse giurisdizioni. Nella prima parte del saggio, vengono analizzati il quadro giuridico dell’UE e le normative di alcuni Stati membri, le quali talvolta contengono misure di protezione più avanzate di quelle dettate in ambito europeo. La ricerca si concentra poi nell’analisi di significativi casi giurisprudenziali maturati in ambito nazionale in vari Paesi europei: considerando le specificità dei casi, infatti, i giudici hanno talvolta concesso protezione legale a singoli migranti climatici, dando espresso rilievo alla causa ambientale del movimento forzato nel complesso contesto dei vari fattori impattanti sulla vita e sui diritti individuali delle persone in movimento. Attraverso l’analisi di queste decisioni si intende valutare se le tesi argomentative proposte dai giudici consentano di risolvere le criticità emergenti dalla lacuna normativa, in considerazione dei parametri di legittimità sulla tutela dei diritti fondamentali. Infine, nell’ultima parte dell’articolo, le principali argomentazioni elaborate dalla giurisprudenza sono considerate in confronto, anche nell’ottica di considerarne la replicabilità in differenti contesti.

AbstractThe article addresses the challenge of providing legal protection for climate-forced migrants, an emerging category of individuals facing vulnerability. Despite the growing recognition of this phenomenon, there remains a lack of legal classification for these migrants. The authors posit that an investigation of this subject matter necessitates a multi-level approach anchored in the tenets of fundamental rights. The essay begins by analysing the EU and national legal frameworks, with a particular focus on some Member States that have implemented more advanced protection measures. It then turns to an examination of significant national case law, which reveals that in certain instances, judges have granted legal protection to climate migrants. In these cases, the courts have emphasised the environmental cause of forced movement, recognising it as a factor that impacts individual lives and rights. The objective of this examination is to assess whether the argumentative theses proposed by the judges allow for a resolution of the critical issues emerging from the gap in the legal framework, in consideration of the parameters of legitimacy on the protection of fundamental rights. In the final section of the article, the primary arguments developed by case law are evaluated in order to ascertain their replicability in different contexts.

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Rubrica di Questione Giustizia & Diritto, Immigrazione e Cittadinanza

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