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L’ordinanza del Tribunale di Roma del 21 febbraio 2019 che obbliga il Ministero degli esteri all’immediato rilascio di un visto per motivi umanitari restituisce un senso all’articolo 25 del codice dei visti europeo: politiche del diritto ed esigenze di tu

di Eleonora Frasca

 

Abstract: L’ordinanza del 21 febbraio 2019 che ha imposto al Ministero degli esteri l’obbligo di rilasciare un visto umanitario ex art. 25 del codice dei visti europeo nei confronti di un minore non accompagnato bloccato in Libia fornisce l’occasione per riannodare le fila delle riflessioni e delle azioni intraprese in funzione della costruzione di canali d’ingresso legale in Europa per persone bisognose di protezione internazionale. A livello legislativo, il visto umanitario ex art. 25 è stato più volte sottoposto a tentativi di modifica in vista di un suo potenziamento, sollecitati dal Parlamento europeo e ostacolati dal Consiglio. Per quanto riguarda la giurisprudenza europea, l’art. 25 è stato oggetto della famosa sentenza XX contro Belgio. Attualmente, la Corte EDU è chiamata a pronunciarsi sul tema dei visti umanitari nel caso M.N. e altri contro Belgio. Nel contempo, per iniziativa della società civile, i visti umanitari ex art. 25 sono stati funzionali all’apertura dei Corridoi Umanitari in diversi Paesi europei. Quest’analisi mette in luce le tante incertezze e contraddizioni relative all’interpretazione e alla portata dell’art. 25 del codice dei visti europeo. Interpretando tale articolo alla luce dei diritti fondamentali, il Tribunale di Roma, partecipa alla costruzione del visto umanitario come strumento giuridico di protezione, inserendosi nel dibattito tra le relative politiche del diritto e le esigenza di tutela.

Abstract: With the ruling of 21 February 2019 Rome Civil Court’s ordered the Ministry of Foreign Affairs to issue a LTV humanitarian visa to an unaccompanied minor stranded in Libya. The ruling is the occasion to take stock of the actions directed to the opening of safe and legal pathways to protection for refugees in Europe. At the legislative level, reforms of Article 25 of the EU Visa Code have been advocated for by the European Parliament and hindered by the Council. Humanitarian visas have been the object of CJEU’s landmark case-law X and X. Currently a judgement from the ECtHR is expected in the pending case M.N. and others v. Belgium. At the same time, humanitarian visas under Article 25 have allowed for the opening of the Humanitarian Corridors upon initiative of civil society organisations in several European countries. This case-law analysis sheds light on uncertainties and inconsistencies regarding the interpretation of Article 25 of the EU Visa Code. In light of fundamental rights, with the ruling of 21 February 201, Rome Civil Court’s contributes to the evolution of humanitarian visas as protection instruments and takes part in the debate around legal politics and protection needs.

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Rubrica di Questione Giustizia & Diritto, Immigrazione e Cittadinanza

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