di Linda Rosa
Abstract: Il contributo prende le mosse da una recente pronuncia della Suprema Corte di cassazione in tema di estradizione e protezione internazionale. La sentenza in esame offre un interessante spunto per una riflessione sulla questione della pregiudizialità tra i due procedimenti e, in particolare, sul tema dei diritti fondamentali della persona in relazione alla consegna ad una autorità straniera. Si presenta un’analisi, in chiave critica, del livello di tutela dei diritti umani richiesto nell’ambito di tali forme di cooperazione internazionale, con un particolare riferimento alla pena di morte ed alla tutela dell’unità familiare. Infine, si propone un breve raffronto tra i motivi di diniego dell’estradizione e i motivi tassativi di rifiuto del MAE, interrogandosi su quali possano essere, in una dimensione pratica, le criticità ed i vantaggi di due sistemi così diversamente concepiti.
Abstract: The contribution is based on a recent judgment of the Supreme Court of Cassation on the topic of extradition and international protection. The judgment in question opens a discussion on the topic of preliminary issues and, especially, on fundamental human rights when handing over someone to a foreign authority. The following article presents a critical analysis regarding the standard of human rights protection required in the framework of international cooperation, with a special reference to the death penalty and family unity protection. Finally, a brief comparison is drawn between the terms of refusal of extradition and the mandatory terms of refusal of the EAW, defining the criticalities and advantages of these different systems.
Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"