di Lorenzo Bernardini
Abstract: Il contributo intende fornire un’analisi critica dell’ordinanza di rinvio pregiudiziale emessa dal Tribunale di Bologna nel luglio 2023, con cui la Corte di Giustizia dell’Unione europea viene chiamata a dirimere i dubbi sulla compatibilità delle sanzioni penali per il favoreggiamento dell’ingresso e transito irregolare derivanti dall’art. 12 TU e dalla combinazione della direttiva 2002/90 e dalla decisione quadro 2002/946/GAI con il principio di proporzionalità sancito all’art. 52, par. 1 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea. Dopo aver illustrato la questione – concernente nello specifico la legittimità di siffatte scelte incriminatrici in relazione alle c.d. condotte “umanitarie” poste in essere in favore dello straniero –, e condiviso l’impianto argomentativo dell’ordinanza di rimessione, l’Autore propone due ulteriori profili di illegittimità della normativa eurounitaria, che la Corte di Giustizia dovrebbe valutare ex officio: la non necessità/sproporzione delle scelte di criminalizzazione ex art. 83, § 2 TFUE ed il mancato rispetto del principio di legalità ex art. 49, par. 1 della Carta. L’analisi si conclude con qualche considerazione de lege ferenda, in relazione alla recentissima proposta di direttiva in materia di migrant smuggling che non appare, al momento, risolutiva in relazione alle questioni sollevate con il rinvio pregiudiziale.
Abstract: This contribution endeavors to provide a critical examination of the preliminary reference issued by the Tribunale di Bologna (Court of Bononia) in July 2023, whereby the Court of Justice of the European Union is urged to resolve uncertainties regarding the alignment of criminal penalties for facilitating irregular entry and transit – as per Article 12 of the Italian Consolidated Text on Immigration and the combination of Directive 2002/90 and Framework Decision 2002/946/JHA – with the principle of proportionality enshrined in Article 52(1) of the Charter of Fundamental Rights of the European Union. Following a detailed exposition of the matter, specifically addressing the legitimacy of such criminalization process in relation to so-called ‘humanitarian’ conducts carried out in support of third-country nationals, the Author ventures further to present two additional axes of illegitimacy within the EU legal framework that the Court of Justice ought to assess of its own motion – the unnecessary/disproportionate nature of criminalization choices pursuant to Article 83(2) TFEU, and the infringement of the principle of legality as per Article 49(1) of the Charter. The analysis culminates with reflections on potential legislative reforms, particularly in light of the very recent Proposal for a Directive on migrant smuggling, which, at this juncture, does not seem to offer a panacea for the issues broached by the preliminary reference.
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