di Giuseppe Sciascia
Abstract: Con una sentenza che si pone nel solco del complesso bilanciamento tra libertà di circolazione, possibilità per gli Stati membri di imporvi restrizioni, principio di proporzionalità e diritti individuali al rispetto della vita privata e familiare, la Corte di Giustizia affronta la questione del rapporto tra diniego dello status di rifugiato in base al diritto internazionale (ed europeo) e diniego di soggiorno a cittadini europei e loro familiari. Il commento ricostruisce la vicenda che ha dato luogo alle questioni pregiudiziali affrontate nella pronuncia, offrendo una panoramica della giurisprudenza correlata e analizza il percorso argomentativo sviluppato dalla Corte per giungere a negare qualsiasi automatico nesso tra il rifiuto di protezione internazionale e la restrizione alla libertà di circolazione.
Abstract: For the first time ever, the European Court of Justice addresses the interaction between denial of refugee status according to international (and European) law and free movement of EU citizens and their relatives. The ruling of the Great Chamber builds upon and extensive EU case law which has remarkably attempted to balance Member States’ restrictions to free movement, the principle of proportionality and the right to private and family life. After a brief description of the facts leading to the requests for preliminary ruling addressed by the decision, the article provides an overview of the most relevant decisions to date in this area, and an analysis of the key arguments leading the Court to deny any automatic triggering of the exclusion clauses.
Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"