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La frontiera mobile dell’accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati in Italia. Vent’anni di politiche, pratiche e dinamiche di bilanciamento del diritto alla protezione

di Monia Giovannetti

 

Abstract: Il calo degli arrivi in Europa ed in Italia poteva rappresentare un’occasione importante per portare finalmente a regime un sistema di accoglienza ordinario e pubblico, ma il percorso politico, istituzionale e normativo ha subito un arresto con il d.l. 113/2018. L’impianto previsto nella nuova legge impone un cambio di paradigma complessivo, in termini di regole e prospettive, in quanto da approccio che si basava su un sistema (unico) distinto per fasi di accoglienza si passa precipitosamente ad un sistema di accoglienza (binario) distinto in base allo status dei beneficiari. Con il dichiarato intento di voler «superare il diritto di permanenza indistinto» viene ridefinito il sistema di accoglienza nazionale attraverso l’eliminazione della pianificazione per fasi dell’intervento di protezione e operando una scissione tra accoglienza /assistenza e integrazione sociale. Gli interventi di accoglienza integrata volti al supporto di percorsi di inclusione sociale vengono riservati a coloro che hanno un «titolo definitivo a permanere» mentre per coloro «in temporanea attesa della definizione del loro status giuridico (richiedenti asilo e ricorrenti)» sono previsti servizi di prima accoglienza e assistenza. Il sistema SPRAR, ora rinominato Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (SIPROIMI), per effetto delle modifiche che ne circoscrivono il campo di azione ad alcune categorie specifiche di soggetti, viene esautorato dal suo ruolo centrale nella filiera dell’accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, ridimensionato nella propria mission e ridefinito con finalità che portano il SIPROIMI ad assumere la natura di “sistema parallelo di welfare”.

Abstract: The decline in arrivals in Europe and in Italy could have been an important opportunity to have an ordinary and public reception system, but the political, institutional and regulatory path has been stopped with Decree 113/2018. The system envisaged imposes a new approach, in terms of rules and perspectives, since from an approach based on a (unique) system distinguished by reception phases, it passes to a reception system (binary) on the basis of the status of the beneficiaries. With the declared intention of «overcoming the indistinct right to stay», the national reception system is redefined by eliminating the planning by stages of the protection intervention and by making a division between reception/assistance and social integration. Integrated reception measures aimed at supporting social inclusion are now only for those who have a permanent title to stay, while for asylum seekers and applicants are provided only first reception and assistance services. The SPRAR system, now renamed the Protection System for holders of international protection and for unaccompanied minors (SIPROIMI), due to its limited scope to some specific categories, is deprived of its central role for asylum seekers and refugees, reduced in its own mission and redefined with goals that lead it to the nature of a "parallel welfare system".

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Rubrica di Questione Giustizia & Diritto, Immigrazione e Cittadinanza

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