di Nicola Costalunga
Abstract: Il Giappone risulta un’eccezione nel panorama globale poiché è uno dei pochi paesi in cui è stato possibile combinare una grande crescita economica con un regime di zero lavoratori migranti non qualificati. Tale regime è stato di recente messo in discussione dall’emendamento della legge nazionale sull’immigrazione (ICRRA), che ha per la prima volta permesso l’ingresso di forza lavoro straniera non qualificata. Allo stesso tempo, il Giappone è noto per essere un Paese caratterizzato da dicotomie culturali che dividono chi fa parte dell’interno (uchi), ovvero i giapponesi, e chi è esterno (soto), i non giapponesi. Questa distinzione, presente in numerosi tratti della società e del mercato del lavoro, ha modo di manifestarsi anche nel nuovo emendamento dell’ICRRA. Questo lavoro intende indagare come le dinamiche di differenziazione tipiche della società giapponese sono reiterate nelle vicende più recenti riguardanti le politiche migratorie nazionali. Attraverso uno studio di come tali dinamiche di divisione si sono proposte nel corso degli ultimi 30 anni, si vuole ricostruire come si è giunti all’emendamento dell’ICRRA e come, nonostante le esigenze di mercato spingano verso una necessità strutturale di forza lavoro (straniera) a basso costo e a bassa qualifica, sia ancora radicata l’essenza differenziante della società nipponica.
Abstract: Japan is an exception in the global landscape as it is one of the few countries where it has been possible to combine high economic growth with a regime of zero unskilled migrant workers. This regime has recently been challenged by the amendment of the National Immigration Law (ICRRA), which allowed the entry of unskilled foreign labour for the first time. At the same time, Japan is known to be a country characterised by cultural dichotomies that divide those on the inside (uchi), the Japanese, and those on the outside (soto), the non-Japanese. This distinction, present in many traits of its society and the labour market, has a way of manifesting itself in the new ICRRA amendment as well. This paper aims to investigate how the dynamics of differentiation typical of Japanese society are reiterated in more recent events concerning national migration policies. Through a study of how these division dynamics have manifested over the last 30 years, it aims to reconstruct the path that led to the ICRRA amendment and to demonstrate that, despite market demands pushing towards a structural need for low-cost, low-skilled (foreign) labour, the differentiating essence of Japanese society is still present.
Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"