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Cittadini, immigrati e migranti, alla prova della solidarietà

di Antonio Ruggeri

 

Abstract: Lo scritto riconsidera la condizione dei “non cittadini”, prospettando una rilettura dell’art. 10, co. 2, Cost. alla luce del canone fondamentale della ricerca della massima tutela possibile dei diritti fondamentali. Muovendo, poi, dall’assunto della impossibilità di prefigurare “gradi” diversi della dignità della persona, si critica la tesi, accreditata sia in dottrina che in giurisprudenza, favorevole a distinguere tra diritti riconosciuti a tutti in modo pieno e diritti invece tutelati solo nel loro “nucleo duro”. Si fa quindi notare che il diverso regime valevole per alcuni diritti si giustifica unicamente in considerazione del peculiare rapporto col territorio che connota gli immigrati che sono in esso stabilmente residenti rispetto ai migranti che invece si trovano solo di passaggio sullo stesso. Si mette quindi in evidenza la necessità di riguardare ai diritti dalla prospettiva dei doveri (in ispecie, di quello di solidarietà), particolarmente illuminante in relazione al godimento dei diritti sociali e degli stessi diritti politici, considerati estensibili anche ai non cittadini stabilmente residenti nel territorio dello Stato. In frontale opposizione rispetto al dovere di solidarietà si pone il decreto Salvini, del quale si illustrano le numerose e gravi violazioni della Costituzione cui esso dà vita. Lo studio si conclude con la descrizione dei doveri di solidarietà gravanti sugli stessi non cittadini, particolarmente evidenti nei casi di conflitto tra l’identità culturale di cui essi sono portatori e quella dei cittadini.

Abstract: The paper considers the condition of “not citiziens” suggesting a re-reading of Article 10, par. II of the Italian Constitution in the light of the crucial criteria of the best possible protection of fundamental rights. Starting from the assumption of the impossibility to prospect different degrees of protection of human dignity, it is criticized the thesis, endorsed by the legal scholarship and by the case law, which suggests to distinguish between rights fully protected and rights instead protected only in their essence. The paper goes on by pointing out as the different legal regime related to certain rights is only justified by considering the peculiar relationship with the territory which characterizes the Immigrants who are resident in the above mentioned territory, differently by migrants, instead, are only temporary crossing the same territory. It is then pointed out the need to look at the different duty based perspective (especially at the duty of solidarity) particularly useful with the regard to the enjoyment of social and political rights, considered not extendable to the not citizens with a stable residence in the State. The so called “Salvini decree” is in frontal tension with the duty of solidarity. In the paper are outlined the several and significative Constitutions violations of the before mentioned decree. The paper ends with a description of the solidarity duties of the not citizens, particularly evident in the case of conflict between their cultural identity and that one of the citizens.

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Rubrica di Questione Giustizia & Diritto, Immigrazione e Cittadinanza

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