di Guido Savio
Abstract: Si propone all’attenzione del lettore una prima analisi dell’incidenza delle misure antipandemiche, consistenti nell’isolamento forzato su apposite navi, sulla condizione giuridica dei migranti che approdano sulle coste italiane, in particolare sotto il profilo della corretta tutela della libertà personale e dell’accesso al sistema di protezione internazionale. Infatti, la quarantena su navi ormeggiate in rada, senza la possibilità di scendere anche per due settimane e senza alcuna facoltà di contatti con l’esterno (in particolare con legali ed enti di tutela dei richiedenti protezione internazionale) configura una restrizione della libertà personale che si riflette inesorabilmente sulla corretta informazione circa l’accesso alle misure di protezione che non viene fornita durante la permanenza coatta sulle navi. L’analisi vuole dimostrare – partendo dalle fonti amministrative che disciplinano il nuovo istituto e da alcuni casi concreti – come l’intreccio delle descritte misure con l’approccio hotspot comporti una restrizione della libertà priva di base legale e sottratta al controllo giurisdizionale cui consegue – senza soluzione di continuità – l’adozione di provvedimenti di respingimento differito corredati da trattenimenti presso i Centri per il rimpatrio anche nei confronti di potenziali richiedenti asilo.
Abstract: This essay proposes a first analysis of the impact of anti-pandemic measures, consisting of forced isolation on special ships, on the legal status of migrants arriving on the Italian coasts, in particular from the point of view of the protection of personal freedom and of the access to the international protection. The quarantine on ships moored in the roadstead, without the possibility of disembarking for up to two weeks and without any possibility of contacts with the outside world (in particular with lawyers and bodies for the protection of applicants for international protection) constitutes a restriction of personal freedom which inexorably reflects on the correct information about access to protection measures, information that is not provided during the forced stay on ships. The analysis aims to demonstrate – starting from the administrative sources that regulate the new institute and from some concrete cases – how the intertwining of the described measures with the hotspot approach leads to a restriction of freedom without legal basis and without a judicial control which follows – without interruption – the adoption of measures of deferred rejection accompanied by detention at the Repatriation Centers even for potential asylum seekers.
Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"