di Giulia Perin
Abstract: L’ordinamento italiano ha sempre posto particolare attenzione nell’evitare il rischio di possibili “discriminazioni a rovescio”. Con l’espressione si intende nel mondo del diritto quella situazione per cui un cittadino si trova ad essere assoggettato nel proprio Paese ad una normativa meno favorevole di quella prevista per gli stranieri o per una specifica categoria di stranieri. Il decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69, convertito in legge 10 agosto 2023, n. 103 sembrerebbe avere introdotto una deroga a tale principio in materia di diritto all’unità familiare, prevedendo, all’art. 23 d.lgs. n. 30/2007, per i cittadini italiani che non abbiano fatto uso della libera circolazione una normativa meno favorevole di quella prevista per i cittadini europei e per i cittadini italiani cosiddetti “mobili”. Il contributo esamina la modifica legislativa intervenuta e le possibili interpretazioni del nuovo art. 23 d.lgs. n. 30/2007.
Abstract: The Italian legal system has always consistently avoided the risk of “reverse discrimination”. With this term, reference is made to the situation in which citizens find themselves in a worse situation than the one reserved to foreigners or to a specific category of foreigners. The Law Decree No. 69/2023, converted by the Law No. 103/223, apparently allows an exception to the general prohibition of detrimental treatment of Italian citizens, by modifying art. 23 of Legislative Decree No. 30/2007. This article now seems to provide for family members of “static” citizens a less favorable treatment than the one provided for family members of European citizens and “mobile” Italian citizens. The essay analyses the content and the possible interpretations of the new provision.
Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"