di Carlo Caprioglio ed Enrica Rigo
Abstract: Il contributo prende le mosse dal provvedimento di regolarizzazione dei cittadini migranti adottato dal governo italiano nel contesto dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per discutere il nesso tra politiche migratorie, regolazione del mercato del lavoro e delle relazioni di produzione, in particolare nei settori, come quello agricolo, caratterizzati da stagionalità. L’articolo analizza quindi gli effetti sulla condizione giuridica della forza lavoro migrante prodotti dalla riconfigurazione delle politiche migratorie europee e italiane dell’ultimo decennio, in cui il tema del lavoro è stato progressivamente oscurato alla luce della crescente attenzione verso le c.d. “migrazioni forzate”. Infine, il contributo offre una breve ricostruzione dell’apparato normativo di contrasto dello sfruttamento lavorativo, il cui approccio repressivo appare inadeguato a fronte della dimensione sistemica dello sfruttamento nell’agricoltura italiana.
Abstract: The article moves from the measure of regularization of irregular migrants, adopted by the Italian government in the context of the Covid-19 pandemic, in order to discuss the link between migration policies, the regulation of the labor markets and relations of production in seasonal economic sectors such as agriculture. The reconfiguration of European and Italian migration policies that took place in the last decade has progressively obscured the issue of labor, and has mainly focus on the so called “forced migration”. Finally, the article critically reflects on the Italian legal measures against labor exploitation, highlighting the limits of the penal law approach in contrasting the systemic nature of labor exploitation in agriculture.
Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"