By Chiara Scissa
Abstract: The Teitiota case paves the way for deeper reflections upon the role of the principle of non-refoulement as protection instrument in those cases where migration is compelled by environmental and climate factors, so-called environmental migration, also beyond the international level. This contribution provides for a timing and thorough analysis of the regional refugee and human rights frameworks, where the principle of non-refoulement is embedded, in six geographical areas: Africa, the Americas, Asia, Europe, Middle East, and Oceania. The aim is to draw relevant insights into a possible application of this principle as protection instrument from removal to the migrant's country of origin affected by dire environmental conditions. This paper also considers regional non-refoulement jurisprudence, where available, associated with environmental migration.
Abstract: Il caso Teitiota apre la strada a riflessioni più profonde sul ruolo del principio di non-refoulement come strumento di protezione in casi di migrazione dettata da fattori ambientali e climatici, cd. migrazione ambientale, non solo a livello internazionale. Il presente contributo propone un’analisi puntuale e approfondita della cornice normativa regionale in materia di rifugiati e diritti umani in cui è inserito il principio di non-refoulement in sei aree geografiche: Africa, Americhe, Asia, Europa, Medio Oriente e Oceania. L’obiettivo è quello di trarre spunti rilevanti per una possibile applicazione di questo principio come strumento di protezione dal rimpatrio verso il Paese di origine del migrante caratterizzato da gravi condizioni ambientali. Lo scritto prende inoltre in considerazione la giurisprudenza regionale in materia di non-refoulement, ove disponibile, associata alla migrazione ambientale.
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