di Simone Penasa
Abstract: La sentenza Coman c. Romania della Corte di giustizia dell’Unione europea ha riconosciuto la natura gender neutral della nozione di “coniuge” contenuta nella direttiva 2004/38/CE, sancendo l’obbligo per lo Stato membro ospitante di concedere il diritto di soggiorno per un periodo superiore ai tre mesi al coniuge dello stesso sesso di un cittadino dell’Unione. Il commento segue una struttura a “cerchi concentrici”, prendendo avvio dagli aspetti più tradizionali e coerenti con la giurisprudenza precedente, passando attraverso l’interpretazione del concetto di “coniuge” previsto dalla direttiva e sulla determinazione dell’ambito e delle condizioni della sua applicazione, fino a giungere all’analisi della sentenza in prospettiva “dinamica”, individuando alcuni possibili effetti “di sistema” delle argomentazioni dalla Corte, relativamente alla funzione dell’identità nazionale degli Stati membri e agli effetti della pronuncia oltre l’ambito della libertà di circolazione.
Abstract: In the case Coman v. Romania, the Court of Justice of the European Union affirmed the gender neutral nature of the concept of “spouse” contained in Directive 2004/38/EC and the duty for a Member State to acknowledge the right to stay for the spouse of a Union’s citizen. The commentary provides a “concentric circles” analysis, starting from the interpretation of “spouse” and the determination of its scope of implementation, leading to a dynamic analysis focused on the eventual systematic effects of the judgment, with a special attention to the relationship with the Memeber States’ national identity and its impact beyond the limited scope of freedom of circulation.
Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"