di Chiara Denaro
Abstract: La pandemia legata alla diffusione del Covid-19 ha comportato una serie di cambiamenti nelle politiche di gestione delle migrazioni e dei confini, contribuendo all’implementazione di politiche di ri-confinamento. Nel caso italiano, si è assistito a una ridefinizione della precedente strategia dei «porti chiusi» in termini di «porti non sicuri», e alla creazione di un sistema di isolamento in mare a bordo delle «navi quarantena». Tali politiche hanno contribuito alla frammentazione dei percorsi di accesso al diritto di asilo in Italia, andando a ridefinire parzialmente, soprattutto nella prassi, l’implementazione del cosiddetto «approccio hotspot», volto a identificare, categorizzare e incanalare i migranti nel circuito della protezione internazionale o del rimpatrio. A fronte di questi cambiamenti il presente articolo si propone, per un verso, di contribuire all’analisi delle misure messe in atto dal governo italiano al fine di contrastare la pandemia nell’ambito dei flussi migratori in ingresso – dando conto di come in particolare il sistema delle navi quarantena, quale misura di detenzione arbitraria, è andato a incidere contribuendo alla ridefinizione del confine – e, per l’altro, di esplorare l’impatto del sistema di isolamento off-shore sull’accesso al diritto di asilo, concettualizzato in termini di accesso al territorio, alla procedura e all’accoglienza.
Abstract: In Italy, pandemic linked to the spread of Covid-19 has deeply affected migration and border management policies, leading to the emergence of re-bordering politics. In the Italian case, they took place through the redefinition of the previous «closed harbour strategy» into a «unsafe harbour strategy», and through the creation of an offshore isolation system onboard of «quarantine ships». These politics have contributed to a further fragmentation of access pathways to the right of asylum, and to the partial redefinition, especially in practice, of the implementation of the so-called «hotspot approach», aimed at identifying, categorizing and channelling migrants into the international protection procedure or repatriation. Against these changes, the present article aims, on the one hand, to contribute in analysing measures implemented by the Italian government in order to contrast the pandemic in the context of incoming migration flows by sea – giving an account of how in particular the system of quarantine ships, as a measure of arbitrary detention, has contributed to the redefinition of the border regime – and, on the other hand, to explore the impact of the offshore isolation system on accessing the right to asylum, which is conceptualized in terms of access to territory, procedure and reception.
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