di Daniela Vitiello
Abstract: Il presente scritto analizza il contributo dell’Unione alla governance internazionale dei flussi di massa di migranti e rifugiati. L’analisi tiene conto sia dell’apporto diretto, offerto dall’Unione ai negoziati, sia dell’apporto indiretto, derivante dall’utilizzo dei modelli cooperativi sviluppati dall’Unione come fonte d’ispirazione per le soluzioni accolte nei Global Compacts. Siffatta disamina restituisce un’immagine dettagliata degli elementi di frizione della nuova governance delle mass migrations con l’obiettivo della Dichiarazione di New York di istituire «a more equitable sharing of the burden and responsibility for hosting and supporting the world’s refugees» (par. 68). Al contempo, mostra che i caratteri del nuovo partenariato europeo sulla migrazione si inseriscono in una dinamica globale di riposizionamento dei diritti dello straniero rispetto alla potestà statale di controllo della mobilità umana. Rispetto a tale tendenza, esistono nell’ordinamento giuridico dell’Unione strumenti giuridici idonei a evitare un ulteriore svilimento dei diritti di chi fugge in massa, che possono e devono essere mobilitati affinché il contributo dell’Unione alla governance internazionale dei flussi di massa di migranti e rifugiati sia coerente con i valori, i principi e gli obiettivi del processo di integrazione europea.
Abstract: This paper analyses the Union’s contribution to the global governance of large flows of migrants and refugees. The analysis considers both the Union’s direct involvement in the negotiations and its indirect contribution deriving from the use of EU cooperative models as a source of inspiration for the solutions adopted in the Global Compacts. This appraisal returns a detailed image of the inconsistencies between the new global governance of mass migrations and the goal – set forth in the New York Declaration – to establish «a more equitable sharing of the burden and responsibility for hosting and supporting the world’s refugees» (para. 68). At the same time, it shows that the features of the EU partnership framework on migration align with a global trend aimed at repositioning aliens’ rights with respect to State control on human mobility. Legal instruments exist in the EU order to avoid further demeaning of the rights of those fleeing en masse. They can and must be mobilised to ensure that the Union’s contribution to the global governance of large flows of migrants and refugees is consistent with EU values, principles and objectives.
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Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"