>

 


Fascicolo 2, Luglio 2021


«Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita».

(Enrico Berlinguer, 7 giugno 1984, Padova)

Osservatorio europeo

Atti di indirizzo

Programma della presidenza portoghese. A gennaio il Portogallo ha assunto la Presidenza del Consiglio dell’UE per il 1° semestre 2021. Nel proprio programma semestrale, con riferimento ai settori della migrazione e della protezione internazionale, è indicata l’intenzione di dare la priorità al nuovo patto sulla migrazione e l'asilo

e di promuovere l'approfondimento dei partenariati tra l'UE e i paesi di origine e di transito dei migranti, anche attraverso un dialogo costruttivo sullo sviluppo di una politica di promozione dei canali di migrazione legale. La presidenza portoghese intende dare attuazione alla dichiarazione e al piano d'azione contro il traffico di migranti, adottato dalla Commissione europea il 27 maggio 2015 a la Valletta, di cui il Consiglio sta valutando l’aggiornamento, insieme ai dialoghi regionali di accompagnamento (i processi euro-africani di Rabat e Khartoum avviati rispettivamente nel 2006 e nel 2014). A tal fine è stata organizzata a Lisbona una conferenza ministeriale sui flussi migratori, prevista nel mese di maggio, con l’intento di approfondire il dialogo politico con i partner africani nel quadro della migrazione e della mobilità. La presidenza intende, inoltre, contribuire alla riflessione sul futuro di Schengen, garantendo la libera circolazione delle persone e allo stesso tempo promuovendo la riflessione sul controllo effettivo delle frontiere esterne. Sono, quindi, ritenute essenziali l’attuazione del nuovo mandato della Guardia di frontiera e costiera europea, l'interoperabilità dei sistemi d'informazione e l'attivazione del sistema di entrata/uscita (EES) e del sistema europeo di informazione e autorizzazione dei viaggi (ETIAS).

Rimpatrio e riammissione. A febbraio la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio «Rafforzare la cooperazione in materia di rimpatrio e riammissione nell'ambito di una politica migratoria dell'UE equa, efficace e globale» (COM(2021)56 finale del 10 febbraio 2021), intesa a rendere la politica di rimpatrio più efficace ed umana, nonché ad attuare una cooperazione più incisiva con i partner esterni in materia di riammissione. La comunicazione illustra i risultati generali della prima valutazione annuale della cooperazione dei paesi partner in materia di riammissione, effettuata a norma dell’art. 25° del codice dei visti, basata su dati quantitativi e qualitativi forniti da Stati membri e paesi associati Schengen, nonché su dati raccolti da Eurostat e dall'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, in merito a rimpatri e arrivi irregolari. La valutazione completa è stata trasmessa al Consiglio e servirà come contributo alla discussione sul rimpatrio e sulla riammissione e sulla cooperazione in materia di migrazione in generale. Insieme all'Alto Rappresentante e agli Stati membri, la Commissione utilizzerà i risultati della relazione per coinvolgere i paesi partner, come parte dell'approccio globale sulla migrazione.

Rimpatri volontari e reintegrazione. Ad aprile la Commissione ha presentato la comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio «La strategia dell'UE sui rimpatri volontari e la reintegrazione» (COM(2021)120 del 27 aprile 2021). La comunicazione definisce misure pratiche per rafforzare il quadro giuridico e operativo per i ritorni volontari dall'Europa e dai paesi di transito, migliorare la qualità dei programmi di ritorno e reintegrazione, stabilire migliori collegamenti con le iniziative di sviluppo e rafforzare la cooperazione con i paesi partner. La strategia, basata su iniziative già avviate e sull'esperienza acquisita nell'attuazione di programmi nazionali e congiunti di rimpatrio volontario e reintegrazione, nonché su iniziative finanziate dall'UE nei Paesi partner, intende definire nuovi più uniformi approcci alla concezione, alla promozione e all'attuazione del rimpatrio volontario e della reintegrazione. A tale proposito, la comunicazione richiama, tra l'altro: la rete europea per il rimpatrio e la reintegrazione, che riunisce le autorità nazionali e la Commissione e fornisce assistenza ai rimpatriati mediante contratti congiunti con prestatori di servizi di reinserimento nei paesi di rimpatrio e tramite l'esame e l'attuazione di soluzioni innovative in collaborazione con i suoi membri e con i paesi terzi. In tale ambito la Commissione ha predisposto un quadro dell'UE sulla consulenza in materia di rimpatrio, che fornisce orientamenti alle organizzazioni degli Stati membri nella creazione, nella gestione e nello sviluppo di strutture di consulenza negli Stati membri. La Commissione ha inoltre istituito un inventario dell'assistenza al rimpatrio e alla reintegrazione (Return and Reintegration Assistance Inventory-RRAI) che raccoglie informazioni sul tipo di assistenza (più precisamente, sul livello e sul tipo di assistenza in denaro o in natura), sui potenziali beneficiari, sulle organizzazioni coinvolte e sulle fasi della procedura in cui viene offerto il sostegno. La comunicazione fornisce indicazioni in merito all’attuazione dell'iniziativa congiunta UE-Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) per la protezione e la reintegrazione dei migranti, finanziata dal Fondo fiduciario dell'UE per l'Africa; avviata nel dicembre 2016, dall'aprile 2017 all'ottobre 2020 ha fornito assistenza all'accoglienza dopo l'arrivo a 93.110 migranti e assistenza alla reintegrazione a 75.182 persone, sostenendo 34.646 rimpatri umanitari dalla Libia verso i paesi d'origine.

Contrasto al traffico di esseri umani. Il 14 aprile la Commissione ha presentato una nuova strategia per la lotta alla tratta di esseri umani (2021-2025), incentrata sulla prevenzione della criminalità, la consegna dei trafficanti alla giustizia e la protezione e l'emancipazione delle vittime. Si tratta della comunicazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, COM(2021) 171 def. La strategia individua le priorità e propone delle azioni concrete, con l’obiettivo di reprimere in maniera più efficace la tratta di esseri umani, attraverso l’individuazione e il contrasto alla tratta nella sua fase iniziale, l’avvio dell’azione penale nei confronti dei responsabili di con al fine di trasformare la tratta da un crimine a rischio basso e a rendimento elevato in un crimine a rischio elevato e a rendimento basso, nonché la protezione delle vittime e l’aiuto nella ricostruzione delle loro vite. La strategia è strettamente collegata alla strategia dell'UE per la lotta alla criminalità organizzata 2021-2025, presentata contestualmente.

COVID, restrizioni ai viaggi non essenziali nell’Unione europea. Il 19 gennaio 2021 la Commissione, nella comunicazione «Fare fronte comune per sconfiggere la COVID-19» (COM(2021) 35 finale), ha esortato a un’azione urgente per contenere il rischio di una terza ondata di infezioni, sottolineando l’opportunità di scoraggiare tutti gli spostamenti non essenziali, in particolare da e verso le zone ad alto rischio, fino al miglioramento della situazione epidemiologica. Nella dichiarazione conclusiva a seguito della videoconferenza dei membri del Consiglio europeo del 21 gennaio 2021, il presidente del Consiglio europeo ha invitato il Consiglio a rivedere le sue raccomandazioni sui viaggi all’interno dell’UE e sui viaggi non essenziali nell’UE alla luce dei rischi posti dalle nuove varianti del virus. È stata, quindi, adottata la raccomandazione (UE) 2021/132 del Consiglio del 2 febbraio 2021 che modifica la raccomandazione (UE) 2020/912 relativa alla restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’UE e all’eventuale revoca di tale restrizione (GUUE L 41, 4.2.2021, p. 1 ss.).

 

Atti adottati

Sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur). Ad aprile è stato adottato il regolamento di esecuzione (UE) 2021/581 della Commissione del 9 aprile 2021 relativo ai quadri situazionali del sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur) che stabilisce: le regole di comunicazione delle informazioni in Eurosur, compresi il tipo di informazioni da fornire e i termini massimi per le comunicazioni; i dettagli dei livelli di informazione; le modalità per l’istituzione dei quadri situazionali specifici; le responsabilità legate alle comunicazioni, alla gestione dei quadri situazionali e al funzionamento e alla manutenzione delle varie reti e sistemi tecnici che supportano Eurosur; le norme per la sicurezza e i meccanismi di controllo della qualità (GUUE L 124 del 12.4.2021, p. 3).

Trasmissione dati in materia di immigrazione e protezione internazionale. A marzo è stata adottata la Decisione di esecuzione (UE) 2021/431 della Commissione del 10 marzo 2021 che concede ad alcuni Stati membri deroghe al regolamento (CE) n. 862/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche comunitarie in materia di migrazione e di protezione internazionale.

 

Proposte legislative

Certificato verde digitale per i cittadini di paesi terzi. La Commissione ha presentato la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio su un quadro per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione per i cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti o regolarmente residenti nel territorio degli Stati membri durante la pandemia di COVID-19 (certificato verde digitale), COM(2021) 140 finale del 17.3.2021.

 

Varie

Consultazione pubblica per la digitalizzazione delle procedure di visto. A marzo la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica finalizzata a raccogliere i pareri, dei cittadini e dei diversi portatori di interessi, sull'utilità di una procedura di domanda online e di un portale UE/nazionale per la presentazione delle domande e sulla sostituzione del visto adesivo con un visto digitale. Più specificamente, la consultazione mira a raccogliere i pareri dei portatori di interessi sull'impatto delle diverse opzioni strategiche e sugli aspetti giuridici, economici e pratici dell'eventuale digitalizzazione delle procedure di rilascio dei visti. La consultazione pubblica, che prevede la compilazione di un questionario online, si conclude il 3 giugno 2021.

Guardia di frontiera e costiera europea (Frontex). Il 29 gennaio, la Commissione per le libertà civili (Libe) del Parlamento europeo ha istituito un Frontex Scrutiny Working Group (Fswg). Il gruppo di lavoro, composto da 14 membri (due per gruppo politico), è stato nominato al fine di esaminare le attività di Frontex, soprattutto allo scopo di vagliare il rispetto dei diritti fondamentali durante le sue operazioni, il seguito dato alle segnalazioni di violazioni, nonché la conformità ai principi di trasparenza e responsabilità nella gestione dell’agenzia. Alla luce delle notizie riguardanti gli incidenti alle frontiere marittime greco-turche nel Mar Egeo, in base alle quali alcuni migranti sarebbero fermati mentre cercavano di raggiungere le coste dell'UE e respinti verso le acque territoriali turche, con la presunta conoscenza o addirittura il coinvolgimento dei funzionari dell’agenzia, il Consiglio di amministrazione di Frontex, nella sua riunione straordinaria del 10 novembre 2020, aveva deciso di procedere all'istituzione di un «gruppo di lavoro del Consiglio di amministrazione sui diritti fondamentali e sugli aspetti giuridici e operativi delle operazioni nel Mar Egeo», il cui mandato comprendeva, tra l’altro, l'indagine su quanto accaduto e l'esame del quadro giuridico applicabile e del sistema di segnalazione di Frontex. Nel corso della riunione del Consiglio di amministrazione del 20 e 21 gennaio è stato presentato e discusso un rapporto preliminare, in cui sono stare formulate alcune raccomandazioni. A marzo è stato presentato il rapporto finale del gruppo di lavoro, che ha esaminato il seguito dato a tali raccomandazioni e ne ha formulate di ulteriori, alla luce di ulteriori indagini.

Sito realizzato con il contributo della Fondazione "Carlo Maria Verardi"

© 2017-2023 Diritto, Immigrazione e Cittadinanza. Tutti i diritti riservati. ISSN 1972-4799
via delle Pandette 35, 50127 Firenze