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Fascicolo 3, Novembre 2021


«Dal disincanto del mondo e nell’instabilità di tutte le parole che prima lo definivano, nacque un paesaggio insolito, simile allo spaesamento, in cui si annuncia una libertà diversa, non più quella del sovrano che domina il suo regno, ma quella del viandante che al limite non domina neppure la sua via. Consegnato al nomadismo, l’uomo spinge avanti i suoi passi, ma non più con l’intenzione di trovare qualcosa, la casa, la patria, l’amore, la verità, la salvezza. Anche queste parole si sono fatte nomadi, non più mete dell’intenzione o dell’azione umana, ma doni del paesaggio che ha reso l’uomo viandante senza una meta, perché è il paesaggio stesso la meta».

(Umberto Galimberti, Parole nomadi, Feltrinelli, 2009)

Editoriale

La crisi afghana come spunto per risolvere i nodi strutturali del diritto di asilo

La repentina riconquista armata dell’Afghanistan da parte del movimento talebano che nell’agosto 2021 ha fatto fuggire decine di migliaia di afghani, agevolati anche con una imponente operazione di evacuazione umanitaria delle forze armate straniere che vi operavano, e le successive misure oppressive e discriminatorie adottate dal nuovo regime, che gravemente limitano elementari diritti fondamentali delle persone, soprattutto donne e appartenenti a minoranze etniche, religiose e politiche, ripropongono alcuni nodi strutturali irrisolti del diritto di asilo e ne rendono più evidenti i rimedi efficaci.

Rassegna di giurisprudenza europea

Corte europea dei diritti umani (a cura di Marco Balboni e Carmelo Danisi)

Corte di giustizia dell'Unione europea (a cura di Marco Borraccetti e Federico Ferri)

 

Corte europea dei diritti umani

Art. 3: Divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti
a) non-refoulement
Nel caso D.A. e altri c. Polonia (Corte Edu, sentenza dell’8.7.2021) tre cittadini siriani raggiungevano il confine tra Polonia e Bielorussia in cinque diverse occasioni manifestando sempre, secondo la loro versione dei fatti, la volontà di chiedere protezione internazionale alle forze di polizia polacche.

Rassegna di giurisprudenza italiana: Allontanamento e trattenimento

In questo numero della Rassegna prendiamo in esame alcuni approdi giurisprudenziali pubblicati nel secondo quadrimestre del corrente anno. Come di consueto, la prima parte è relativa ai profili, sostanziali e procedurali, della materia, mentre a seguire sono prese in esame alcune pronunce relative ai trattenimenti nei CPR.
 
Espulsione ministeriale per motivi di prevenzione del terrorismo
Questa peculiare tipologia di espulsione è disciplinata dall’art. 3, d.l. 144/2005, convertito, con modificazioni, in l. 155/2005 e, con riferimento al caso di specie, essendo il destinatario coniuge di cittadina italiana (quindi familiare di cittadina dell’UE non avente la cittadinanza di uno Stato membro) anche dall’art. 20, co. 2, d.lgs. 30/2007.

Ammissione e soggiorno

Il visto di ingresso per motivo di studio
L’autorità consolare italiana aveva negato il visto per studio (tipo D per immatricolazione universitaria) al richiedente, cittadino del Camerun, affermando che le garanzie economiche di cui questi deve dotarsi (pari all’importo annuale dell’assegno sociale) possono essere prestate solo dal diretto interessato o dai genitori, ovvero fornite da Istituzioni ed Enti italiani di accertato credito, comprese le Università, da Governi locali, da Istituzioni ed Enti stranieri considerati affidabili dalla Rappresentanza diplomatica italiana.

Asilo e protezione internazionale

LO STATUS DI RIFUGIATO

Appartenenza ad un particolare gruppo sociale
Il  Tribunale di Milano, con decreto del 17.2.2021 , ha riconosciuto lo status di rifugiata ad una donna della Guinea, vissuta sin da piccola in Costa D’Avorio, perché vittima di atti di persecuzione sotto forma di violenza di genere ed appartenente al “gruppo sociale” delle vittime di mutilazione genitale femminile e di tratta di esseri umani. Molto interessante quanto precisato in merito al rischio in caso di rimpatrio:

Famiglia e minori

FAMIGLIA
La normativa europea non osta a che il permesso per ricongiungimento familiare sia rilasciato o prorogato anche qualora l’identità dello straniero non possa essere esattamente accertata in mancanza di un titolo di viaggio 
È frequente in Italia l’ipotesi in cui titolari di permessi per motivi familiari perdano il titolo di soggiorno per impossibilità di esibire un passaporto o altro titolo di viaggio. Il possesso di un passaporto viene considerato condizione imprescindibile per il rilascio di un permesso di soggiorno, salvo che ricorrano casi peculiari quali la sussistenza di obblighi internazionali, come quelli discendenti dalla Convenzione di Ginevra in materia di rifugiati.

Non discriminazione

A settembre del 2021 è stata depositata la sentenza della Corte di Giustizia sulla portata del diritto di accesso alle prestazioni sociali. La Corte di Giustizia ha dichiarato illegittima l’esclusione dei cittadini stranieri privi di permesso di lungo periodo dal bonus bebè e dalla indennità di maternità per le madri disoccupate essendo tale esclusione in contrasto con la direttiva 2011/98/UE che riconosce il diritto alla sicurezza sociale a tutti gli stranieri titolari di un permesso unico che consenta di soggiornare e lavorare nel territorio di uno Stato membro (sent. 2.9.2021, C-350/20).

Penale

La sentenza di non luogo a procedere emessa nei confronti dell’ex Ministro dell’interno da parte del Tribunale di Catania nel caso Gregoretti
La  sentenza del GUP presso il Tribunale di Catania (decisione del 14 maggio 2021, con deposito delle motivazioni nel mese di agosto) segna la conclusione di uno dei diversi procedimenti avviati nei confronti di Matteo Salvini in relazione alla prassi, dallo stesso adottata nel periodo in cui ricopriva l’incarico di Ministro dell’interno, di non concedere per diversi giorni l’autorizzazione allo sbarco

Osservatorio europeo

Atti di indirizzo

Tutela dei diritti umani e politica esterna dell’UE in materia di migrazione. Il 19 maggio il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulla protezione dei diritti umani e la politica migratoria esterna dell’UE. In essa si evidenzia l’esigenza di introdurre un meccanismo indipendente di segnalazione e di monitoraggio per la valutazione sistematica e trasparente dell’impatto sul rispetto dei diritti umani conseguente alla cooperazione formale, informale o finanziaria dell’Unione europea con i Paesi terzi.

Osservatorio italiano

Rassegna delle leggi, dei regolamenti e dei decreti statali
 
Attribuzione anche ad alcuni stranieri dell’assegno temporaneo per i figli minori. Problemi costituzionali ed europei
Il Decreto-legge 8.6.2021, n. 79 (pubblicato sulla GU n. 135 dell’8.6.2021) istituisce l’assegno temporaneo per i figli minori e lo attribuisce anche ad alcune categorie di stranieri.
Il provvedimento si inserisce nel percorso verso «l’assegno unico universale» aperto dalla legge n. 46/2021 che prevede, allorché saranno emanati i decreti legislativi, l’assorbimento in una unica prestazione di varie prestazioni di famiglia (assegno famiglie numerose, bonus bebè, detrazione figli a carico e, in un secondo tempo, assegni al nucleo familiare). Il Governo, preso atto che la riforma non avrebbe potuto entrare in vigore il 1^ luglio 2021 (come era stato ipotizzato), ha approvato questo decreto legge per coprire la fase transitoria «con un assegno ponte»: in pratica il d.l. ha il solo effetto di garantire un trattamento di famiglia (riferito però solo ai figli, il coniuge è escluso dalla nuova disposizione) a coloro che attualmente non percepiscono gli assegni per il nucleo familiare, cioè in pratica i lavoratori autonomi e i disoccupati senza trattamento NASPI (chi è titolare di NASPI percepisce gli assegni per il nucleo familiare).

Recensioni e materiali di ricerca

REPORT SU:

La Tunisie entre la classification de «pays sûr» et la rèalité d'un pays à la dérive

di Romdhane Ben Amor, Martina Costa

 

RECENSIONE A:

Migranti e lavoro , a cura di William Chiaromonte, Maria Dolores Ferrara, Maura Ranieri, Bologna, il Mulino, 2020.

di Barbara Pezzini

 

Segnalazioni bibliografiche

Acocella I., Gargiulo E., Confinare il diritto d'asilo: i richiedenti protezione internazionale tra disciplinamento e invisibilità, in Aut. loc. e serv. soc., 2021, n. 2.

Acocella I., Gargiulo E., Residenza e diritti dei migranti: tra autonomia e controllo, in Aut. loc. e serv. soc., 2021, n. 2.

Ambrosini M., Accoglienza: i numeri danno torto all'Italia, in www.lavoce.info 29.06.2021.

Ambrosini M., Quando il migrante diventa un capro espiatorio, in www.lavoce.info, 14.09.2021.

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