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Fascicolo 2, Luglio 2024


«Il volontariato, nelle sue diverse forme, è un orgoglio del nostro Paese. Trasmette energia preziosa. I valori che esprime sono parte della cultura e della stessa identità del nostro popolo. Questo è il carattere dell’Italia, ampiamente diffuso nella concreta vita quotidiana, ed è quel che la rende, in conformità alla sua storia, un Paese di grande civiltà.

Contro questa grande civiltà stridono - gravi ed estranei - episodi e comportamenti come quello avvenuto tre giorni fa, quando il giovane Satnam Singh, lavoratore immigrato, è morto, vedendosi rifiutati soccorso e assistenza dopo l’ennesimo incidente sul lavoro.

Una forma di lavoro che si manifesta con caratteri disumani e che rientra in un fenomeno - che affiora non di rado - di sfruttamento del lavoro dei più deboli e indifesi, con modalità e condizioni illegali e crudeli.

Fenomeno che, con rigore e con fermezza, va ovunque contrastato, totalmente eliminato e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo».

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, 22.6.24

Rassegna di giurisprudenza europea: Corte europea dei diritti umani

Art. 2: Diritto alla vita

In Alkhatib e altri c. Grecia (Corte EDU, sentenza del 16.01.2024) tre cittadini siriani lamentavano una violazione del diritto alla vita, letto sia sotto il profilo procedurale sia sotto quello sostanziale, che sarebbe stata originata da un uso eccessivo della forza da parte della guardia costiera greca durante un’operazione di controllo dell’imbarcazione con cui un loro familiare era giunto in Grecia via mare dalla Turchia. A causa di numerosi colpi sparati verso l’imbarcazione per fermare il conducente, il quale aveva tentato di sfuggire al controllo speronando la vedetta greca, il loro familiare era rimasto gravemente ferito e, poco più di un anno dopo, era deceduto.

Corte di giustizia dell'Unione europea

Art. 3, par. 2, regolamento 604/2013: possibili deroghe al principio di mutua fiducia 

La sentenza X contro Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (CGUE, C-362/22, sentenza del 29 febbraio 2024) aggiunge un tassello alla giurisprudenza sul principio di mutua fiducia e ai conseguenti limiti ai trasferimenti dei richiedenti protezione internazionale nell’economia del regolamento 2013/604 (“regolamento Dublino III”). La Corte si è pronunciata a seguito della ricezione di un rinvio pregiudiziale dal Tribunale dell’Aja, presso il quale il cittadino siriano X si era opposto al trasferimento dai Paesi Bassi alla Polonia, Stato membro competente all’esame della sua domanda di protezione internazionale.

Rassegna di giurisprudenza italiana: Allontanamento e trattenimento

La Rassegna allontanamenti di questo secondo numero prende in esame gli orientamenti giurisprudenziali del primo quadrimestre del 2024, sia per quanto concerne espulsioni e respingimenti che l’istituto sempre più centrale nell’attuale quadro normativo del trattenimento amministrativo, soprattutto dei richiedenti protezione internazionale.

Ammissione e soggiorno

SOMMARIO.

REGOLARIZZAZIONE 2020. Le condanne penali ostative (Corte cost. n. 43/2024 - illegittimità costituzionale art. 103, co. 10, lett. c) d.l. n. 34/2020 - no automatico rigetto della domanda in caso di condanna per “piccolo spaccio” - violazione dell’art. 3 Cost.) – Titolo di soggiorno del datore di lavoro (parità di trattamento del titolare di Carta di soggiorno di familiare di cittadino dell’Unione al cittadino dell’Unione). PERMESSO DI SOGGIORNO.

Asilo e protezione internazionale

SOMMARIO

PROTEZIONE INTERNAZIONALE. La formalizzazione della domanda di protezione internazionale (ricorso cautelare per la formalizzazione della domanda di protezione internazionale - termine tra manifestazione della volontà e formalizzazione - decorrenza del termine per lo svolgimento di attività lavorativa - fissazione giudiziale termine per la formalizzazione); status di rifugio politico (appartenenza ad un particolare gruppo sociale - maltrattamenti subiti da un minore - orientamento sessuale - gruppo sociale costituito da persone LGBTQI+ - persone affette da HIV - persecuzione come risultato di una pluralità di discriminazioni - tratta di essere umani - sfruttamento sessuale - tratta ai fini di sfruttamento lavorativo - opinioni politiche - IPOB - motivi religiosi - apostasia - cause di esclusione - “contributo sostanziale” alla commissione dell’attività criminale);

Cittadinanza e apolidia

Ferma restando l’immancabile presenza di una fitta serie di provvedimenti del giudice amministrativo sull’acquisto della cittadinanza per naturalizzazione, nel presente quadrimestre (gennaio-aprile 2024, con qualche pronuncia risalente al quadrimestre precedente) sono state pubblicate alcune decisioni su aspetti piuttosto inusuali, specialmente in tema di acquisto e addirittura di perdita della cittadinanza collegati a status familiari, relativi soprattutto alla filiazione, ma anche al matrimonio. Sempre ispirate dal favore nei confronti dei richiedenti appaiono le decisioni relative all’acquisto della cittadinanza per elezione, ma non mancano neppure sentenze del massimo organo di giustizia amministrativa che si orientano in senso analogo.

 

Famiglia e minori

TRIBUNALE DI MILANO –  sentenza del 17 aprile 2024 n. 4206

Contratto di convivenza - iscrizione anagrafica del cittadino straniero convivente di fatto sprovvisto di permesso di soggiorno - applicabilità del D.lgs. 30/2007 anche al familiare statico

Con la sentenza in esame, che si inserisce nel filone di sentenze relative al diritto del convivente di fatto di ottenere l’iscrizione anagrafica, il Tribunale di Milano si è espresso sulla questione del diritto alla registrazione del contratto di convivenza e all’iscrizione anagrafica del cittadino straniero familiare di cittadino italiano in quanto convivente di fatto. 

Non discriminazione

Nel corso del primo quadrimestre del 2024 sono intervenute tre interessanti pronunce della Corte costituzionale che hanno affrontato il tema della discriminazione in relazione a diversi profili. Avanti ai giudici di merito sono state segnalate varie questioni relative alla violazione della parità di trattamento fra cittadini italiani e stranieri in prevalenza nella consueta materia delle prestazioni di assistenza sociale. 

Discriminazione per ragione di nazionalità  

La Corte costituzionale con la sentenza n. 15/2024, depositata in data 12 febbraio 2024, ha accolto la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Udine in funzione di giudice del lavoro nell’ambito di un ricorso proposto ex art. 28 del d.lgs. n. 150 del 2011, dichiarando «l’illegittimità costituzionale dell’art. 29, comma 1-bis, della legge della Regione Friuli-Venezia Giulia 19 febbraio 2016, n. 1 (Riforma organica delle politiche abitative e riordino delle Ater), nella parte in cui stabilisce che l’ivi prevista documentazione attestante che tutti i componenti del nucleo familiare non sono proprietari di altri alloggi nel Paese di origine e nel Paese di provenienza – documentazione richiesta per dimostrare l’impossidenza di altri alloggi, ai sensi dell’art. 29, comma 1, lettera d), della medesima legge regionale – debba essere presentata dai cittadini extra UE soggiornanti di lungo periodo con modalità diverse rispetto a quelle utilizzabili dai cittadini italiani e dell’Unione europea» ribadendo i principi già affermati nella sentenza n.9 del 2021.

Recensioni e materiali di ricerca

RECENSIONE A:

Francesca De Vittor, La migrazione via mare nel diritto internazionale. Libertà di movimento, obblighi di soccorso e rispetto dei diritti umani delle persone migranti, Napoli, Editoriale Scientifica, 2023.

di Giuseppe Licastro

 

Il volume costituisce un valido “punto di riferimento”1 riguardo una tematica di stretta attualità, offrendo un quadro chiaro, rapido ma puntuale, della disciplina in materia.

L’Autrice suddivide la trattazione in tre capitoli, che appaiono un interessante e lineare percorso argomentativo (anche critico), che affronta, durante il percorso, determinati aspetti delle questioni considerate rilevanti, ossia la libertà di movimento, gli obblighi di soccorso, il rispetto dei diritti umani. 

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via delle Pandette 35, 50127 Firenze

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